27 Luglio 2024
Palasport "Centro 360 gradi"
Circolo Scherma Navacchio
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Ju Jitsu

Orario corso bambini
Ju Jitsu Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Orario inizio corso 18:30 18:30
Orario termine corso 19:30 19:30
Orario corso adulti
Ju Jitsu Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
orario inizio corso 19:30 19:30
orario termine corso 21:00 21:00

Ju Jitsu

Il JU JITSU, L'ARTE DEI SAMURAI

Letteralmente Ju Jitsu vuol dire: JU “dolce” o “cedevole” e JITSU “arte” o “tecnica” quindi dolce arte o arte della cedevolezza e si basa su un principio ben definito “Hey yo shin kore do” ovvero “il morbido vince il duro”. In questa arte marziale oltre alla propria forza fisica si sfrutta quella dell'avversario, a differenza di altre discipline dove il vincitore è colui che ha più forza fisica. Quindi, applicando il principio di cedevolezza il praticante di Ju Jitsu non opporrà mai forza ad un attacco, ma lo lascerà scorrere opponendo la minor resistenza possibile e applicando all'ultimo istante la tecnica per neutralizzare l'aggressore facendo trovare davanti a se il vuoto.
Nel Ju Jitsu,oltre alle tecniche di corpo a corpo: proiezioni, leve articolari e bloccaggi, vengono studiate anche tecniche di combattimento sia a terra che in piedi e l'uso delle armi tradizionali (Kobudo) tra le quali: tonfa (manganello utilizzato dalle forze dell'ordine), nunchaku (due pezzi di legno uniti da una catena), sai (coltello a tre punte) bastoni di varia lunghezza (il Bo circa 180cm e il Jo circa 90 cm), una sopra tutte il katana che solo i samurai potevano portare. Tutte le armi derivanti dall'uso comune nei campi ad esempio il nunchaku serviva per battere il grano o il Bo per portare i secchi dell'acqua .

STORIA DEL JU JITSU
Il Ju Jitsu è un'antica arte marziale sviluppatasi in Giappone tradizionalmente praticato dai Bushi, la casta dei guerrieri, sui campi di battaglia i quali se ne servivano per neutralizzare il nemico il più velocemente possibile. La sua origine non ha una data ben definita ma la prima codifica di tale arte si ha nel XVI secolo grazie alla scuola Takenouchi.
Cominciarono così a diffondersi vari stili e varie scuole ognuna con le sue peculiarità .Si distinguevano perciò le scuole dedite all'uso della katana, la spada tradizionale giapponese, quelle maggiormente orientate alla lotta corpo a corpo, fino alle scuole di nuoto con l'armatura, tiro con l'arco ed equitazione. Quest'ultima costituivano la base dell'addestramento del samurai, espressa dal motto Kyuba No Michi, la via (michi) dell'arco (kyu) e del cavallo (ba), che più tardi muterà nome in bushido Una caratteristica che accomunava tutte queste scuole era l'assoluta segretezza dei propri metodi e la continua rivalità reciproca, poiché ognuna professava la propria superiorità nei confronti delle altre.
Con l'instaurarsi dello shogunato Tokugawa (1603-1867), il Giappone conobbe un periodo di relativa pace: fu questo il momento di massimo sviluppo del Ju Jitsu, poiché, privi della necessità di combattere e quindi di mantenere la segretezza, fu possibile per i vari Ryu organizzarsi e classificare i propri metodi. Anche la gente comune comincia a interessarsi e a praticare il Ju Jitsu poiché la pratica portava un arricchimento interiore dell'individuo, data la relazione intercorrente con i riti di meditazione propri del buddismo zen. Ma la cultura guerriera era talmente radicata nella vita dei Giapponesi da spingere i samurai a combattere anche quando non ve n'era l'effettiva necessità. Ciò portava a volte all'organizzazione di vere e proprie sfide chiamate Dojo Arashi (tempesta sul dojo), in cui i migliori guerrieri si confrontavano in modo spesso cruento.

Ju Jitsu al "Centro 360°"

IL JU JITSU IN PALESTRA

Il ju jitsu è una disciplina marziale complessa e completa, prevede combattimento alla lunga e media distanza come nel karate fino al corpo a corpo e lotta a terra.
La particolarità del ju jitsu risiede nello studio del Kobudo, uso delle armi tradizionali giapponesi:
tonfa (sfollagente delle forze dell'ordine)
nunchaku (due pezzi di legno tenuti insieme da una catena)
bo e jo (bastoni di 180 e 100 cm circa)
sai (coltello a 3 punte)
kama (falcetto)
katana
Ogni lezione prevede una fase di riscaldamento con esercizi a corpo libero e potenziamento muscolare, lo studio dei Kata ( combattimento reale contro uno o più avversari immaginari), e lo studio della parte dei programmi tecnici del Ju-Jitsu.
Il corso propone quindi varie fasi dove si studia e si pratica un programma che servirà poi anche al passaggio di cintura nei tempi prestabiliti.
Il corso parte, ovviamente, in maniera graduale imparando prima le basi come la posizione di guardia, il saper cadere, il colpire con braccia e gambe. Poi andando su su con lo studio dei vari programmi e imparando le tecniche che il programma tecnico prevede.

Per i bambini il corso ha le stesse finalità. Puntando sul gioco e sul divertimento si insegna loro un programma fatto su misura.
Anche i bimbi hanno un programma da studiare e come gli adulti devono sostenere un esame per poter passere al programma successivo.

In tutto questo non ci dobbiamo scordare che tutti gli allenamenti sono eseguiti con la massima attenzione e nella massima sicurezza fisica dei praticanti.

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